Altre pagine estratte dal diario di prigionia inedito di un granatiere della Grande Guerra, in possesso dell’Istoreco
Trascrizione a cura della professoressa Luana Ribecai
26 Gennaio – Questa mattina mi sono alzato un po’ più sollevato, ma la debolezza continua a crescere. Intanto io non ricevo né lettere da casa mia né pacchi. Come è che alcuni amici miei hanno ricevuto da Roma e le une e gli altri? Crederà la famiglia mia ai miei appelli disperati? Oggi ho cominciato a trascurare i miei studi di tedesco: la testa non regge più. Il giurì d’onore presieduto dal gen. Mangiarotti ha deciso di far espellere dal Regio Esercito dieci ufficiali per cause infamanti. Credo che la maggioranza di essi siano stati sorpresi mentre tentavano di scassinare i cassetti dei compagni per rubarvi il pane. Nei giornali di quest’oggi si osserva che i tedeschi hanno una gran paura che gli austriaci vogliano fare la pace separata. Sarà possibile? Questa sera vi è stata una conferenza sull’Isola del Sole (o Sale). Scarso risultato. Null’altro di importante durante la serata.
27 Gennaio – Questa mattina vi è stato l’appello alle ore 9, perché alle dieci vi è stata la messa. Io per la fame ho mangiato le mie due razioni di pane, così domani resterò senza pane. A mezzogiorno gli amici miei hanno ricevuto posta dalle loro famiglie. A me ancora non mi è dato questo piacere. Che sarà avvenuto a casa mia? Questa sera alle 7 vi è stata musica e declamazione: è stato un attraente programma: si è dimenticata la prigionia per due ore. Nei giornali tedeschi di oggi sembra che i ferrovieri e i lavoranti in genere vogliano scioperare. Sciopero di protesta? Sembra: il popolo vuole la fine della guerra.
28 Gennaio – è annunziato per domani l’Ispettore Generale di tutti i campi di concentramento dei prigionieri. Gli impiegati del campo si stanno dando da fare per mettere un po’ all’ordine le varie baracche. Si annunzia anche un miglioramento del cibo per domani. [sottolineato di lato] Verso le sedici stando vicino al reticolato mi sono messo ad osservare una compagnia di soldati tedeschi che manovravano. Sembravano automi. L’istruttore era un maresciallo, il quale comandava senza sguainare la sciabola e con le mani in tasca. I caposquadra tutti erano disarmati. Quando marciano o manovrano non vanno mai per quattro ma per cinque. Hanno proprio nel sangue un non so che di militarismo: disciplinati ed ordine. Durante la giornata null’altro da rilevare.
29 Gennaio – (sottolineato di lato) Quest’oggi è stato un gran movimento nel campo. Si sono affrettati a portare il carbone e a riscaldare gli ambienti: porci tedeschi. Mentre mangiavamo è venuta questa famosa Commissione. Ha chiesto a un brigadiere generale come era il mangiare. Ha risposto: – Oggi perché è venuta la Commissione è discreta. – Tutti si sono guardati in faccia. Il Comandante del campo ha corrugato la fronte.(…?) Avremo un miglioramento del cibo. Intanto per domani sera che era stata annunziata la marmellata con tee, vi hanno messo al suo posto una minestra. Meno male.
30 Gennaio – Fa freddo e i vetri delle finestre sono gelati. Nel giornale della giornata è annunziato lo sciopero generale a Berlino. 400 mila operai hanno abbandonato il lavoro. Sciopero di fame o sciopero politico? Probabilmente l’uno e l’altro. Nessun avvenimento o cosa importante nel resto della giornata.