Pubblicato dalla casa editrice Edizioni Ets e realizzato grazie al contributo del Comune di Rosignano Marittimo, Oberdan Chiesa. Un uomo, una vittima, un mito è la prima opera del giovane storico Giovanni Brunetti (1997).
Dottorando presso l’Università degli studi di Verona e collaboratore Istoreco, Brunetti si è laureato in Storia e Civiltà all’Università di Pisa con una tesi dal titolo “Dio non paga il sabato. La defascistizzazione in provincia di Livorno, 1943-1947 (prof. Gianluca Fulvetti).
Arricchito dalla prefazione del sindaco di Rosignano Marittimo, Daniele Donati, e dall’introduzione della direttrice Istoreco, Catia Sonetti, il volume ricostruisce e analizza il percorso di Oberdan Chiesa appoggiandosi ad una ricerca d’archivio analitica e scrupolosa.
DESCRIZIONE. “Il 16 luglio 1947 iniziò a Livorno un processo fondamentale per far luce sull’allora recente passato nazifascista della provincia. Nella gabbia degli imputati figuravano molte delle autorità “repubblichine” labroniche, chiamate a rispondere della condanna a morte per rappresaglia di un prigioniero comunista, Oberdan Chiesa. Costui per non era una figura qualsiasi. Nonostante la giovane età aveva alle spalle un passato da esule, volontario antifranchista in Spagna, prigioniero di guerra e confinato politico. Rientrato a Livorno in seguito alla caduta del fascismo, dopo l’8 settembre 1943 si era avvicinato alla nascente Resistenza livornese, venendo arrestato prima di assumere un incarico dirigente. Nonostante ciò, anche dopo l’esito del processo per individuare i colpevoli della sua morte, il ricordo della sua triste vicenda ci mise del tempo prima di affermarsi incontrastato e diventare il caso più esemplificativo della durezza della guerra civile combattuta tra il 1943 e il 1945 nella provincia di Livorno. Per quale motivo?
Lo scopo di questa ricerca è quello di provare a rispondere a questa domanda di fondo, ripercorrendo tutte “le vite” di Oberdan. Non solo la sua biografia, vale a dire il periodo da emigrante in Algeria e in Francia, l’esperienza nella Guerra civile spagnola, nei campi di detenzione per i volontari internazionali, o quella da confinato a Ventotene, ma anche quanto accadde alla sua memoria dal secondo dopoguerra ad oggi.
Quello che emerge è un affresco piuttosto significativo della nostra storia recente, costellata da esempi positivi come quello di Oberdan ma anche da tentativi di mistificazione e insabbiamenti da parte di quelle forze politiche ancora nostalgiche del passato regime”.
Il volume è acquistabile sul sito ETS (http://www.edizioniets.com/scheda.asp?n=9788846762832…).