La Mostra, organizzata dalla Fondazione Istituto Gramsci di Roma e dalla Fondazione Cespe (Centro studi di politica economica) e già presentata in prima nazionale a Roma, ha avuto dal 26 marzo al 10 aprile 2011 una sua tappa importante nella città dove il Partito Comunista nacque nel 1921 e qui è stata inaugurata grazie all’allestimento toscano curato dall’Istoreco con il contributo dell’Istituto Gramsci toscano e il patrocinio della Regione Toscana e del Comune di Livorno.

AVANTI POPOLO.
Il PCI nella storia d'Italia
L’Istoreco ha curato, in modo particolare, l’allestimento di due postazioni, una dedicata alla città labronica (prof. Marco Di Giovanni) e una alla storia della Toscana (prof.ssa e direttore Istoreco, Catia Sonetti). Attraverso installazioni touch screensono state raccontate le vicende non solo del Partito Comunista ma anche la storia sociale, economica e politica del territorio livornese e toscano con fotografie, immagini di giornali, manifesti ed altro materiale.
La mostra si è inserita fra le manifestazioni culturali dedicate al 150° anniversario dell’Unità d’Italia e racconta settant’anni di storia del nostro paese, documentando la parte e il ruolo che ebbe il Partito comunista italiano, dalla fondazione a Livorno il 21 gennaio 1921 allo scioglimento a Rimini il 4 febbraio 1991.
Basata sul patrimonio documentale della Fondazione Istituto Gramsci, della Fondazione Cespe e di numerosi altri archivi pubblici e privati (tra questi, principalmente, l’archivio fotografico de “l’Unità” e l’Archivio audiovisivo del movimento operaio e democratico), la mostra ha avuto lo scopo di raccontare la storia del Partito comunista italiano attraverso immagini in formato digitale, materiali audiovisivi, manifesti, volantini, opuscoli e vari altri materiali a stampa. Il percorso principale della mostra è stato suddiviso in sei sezioni cronologiche (1921-1943, 1943-1948, 1948-1956, 1956-1968, 1968-1979, 1979-1991), dotate di postazioni multimediali e pannelli con brevi sintesi sulla storia del Pci. Una pedana con il richiamo delle principali date della storia internazionale, della storia d’Italia e della storia del Pci si snoda attraverso le sezioni cronologiche.
Accanto alle postazioni multimediali sono stati collocati altri schermi sui quali sono scorsi video e immagini sulla storia del partito, e postazioni sulle quali sfogliare in formato digitale i Quaderni del carcere di Antonio Gramsci e una selezione di documenti provenienti dagli archivi del Pci. Un ulteriore approfondimento è stato possibile attraverso la mediateca che propone immagini e documenti audio-video sul secondo dopoguerra organizzata anch’essa sulla base di parole chiave (Internazionalismo, Compagne, Lavoro e cittadinanza, Militanti, Tempo libero, Governo locale). Uno spazio della mostra è stato poi riservato alla grafica con due distinte sezioni contenenti contributi creati appositamente per l’occasione.
Nell’esposizione Progetti, Confronti, Incontri trentaquattro designer hanno interpretano la storia del Pci. Nell’esposizione Bobo e Cipputi. Due comunisti di carta predomina la dimensione satirica con vignette di Altan e Staino.
A Livorno la mostra si è arricchita di una specifica documentazione sul Pci toscano e livornese. Due postazioni multimediali organizzate cronologicamente, uno schermo con filmati e l’intero percorso documentale (con carte d’archivio, giornali, opuscoli, cimeli, e altri materiali originali) sono stati interamente dedicati alla storia del Pci in Toscana e a Livorno.
La mostra allestita a Livorno ha offerto ai visitatori specifici percorsi sulla storia del Pci toscano e livornese. L’organizzazione della mostra è stata coordinata da Laura Bandini, presidente dell’Istoreco di Livorno, che si è avvalsa della collaborazione di Laura Fedi e Margherita Paoletti. Le ricerche storiche e documentarie sono state coordinate da Marco Di Giovanni (Università di Torino), Catia Sonetti (direttore Istoreco) e da Marta Rapallini (presidente dell’Istituto Gramsci Toscano). La selezione dei documenti per la postazione “Comunisti a Livorno” è stata curata da Marco di Giovanni; per la postazione “Comunisti in Toscana” da Catia Sonetti, con la collaborazione di Gianluca Della Maggiore, Claudia Scarola, Valentina Sorbi. I materiali esposti nelle teche provenivano dalla Biblioteca Labronica “F.D.Guerrazzi” di Livorno, dall’Istituto Gramsci Toscano e dagli archivi privati.