Il 12 ottobre, presso la Sala dei Portuali di Livorno, si svolgerà una giornata dedicata a Bruno Trentin dal titolo: Una biografia esemplare del Novecento: Bruno Trentin. Dalla “scelta” partigiana a quella sindacale e politica fino a quella intellettuale.
N.B.: La giornata avrà valore di seminario di formazione per docenti. Per gli insegnanti la partecipazione comporta l’esonero dal servizio ai sensi degli artt. 64 e 67 del CCNL 2006-2009. Istoreco Livorno è associato all’Istituto nazionale “Ferruccio Parri” – Rete degli istituti per la storia della Resistenza e dell’età contemporanea,agenzia di formazione accreditata presso il Miur (Accreditamento: DM 25.05.2001, prot. n. 802 del 19.06.2001, rinnovato con decreto prot. 10962 del 08.06.2005, portato a conformità della Direttiva 170/2016 il 01.12.2016 secondo richiesta n. 872 ed è incluso nell’elenco degli Enti accreditati). Per informazioni e iscrizioni, contattare: istoreco.livorno@gmail.com
Con questa iniziativa Istoreco intende proporre alla cittadinanza una riflessione ricca ed aggiornata su un grande protagonista della storia italiana, la cui importanza travalica però la stessa vicenda nazionale, considerando i numerosi rapporti che Trentin coltivò con il mondo sindacale e politico europeo ed extraeuropeo. Assai significativa e proficua fu la sua frequentazione con Delors, ma a questo riguardo si potrebbero riportare decine di esempi.
La nostra riflessione partirà però dalla sua scelta di fare il partigiano in Veneto a fianco del padre, uno degli ispiratori dell’Europa unita. Da quella scelta di parte, Bruno non si sarebbe più discostato: giovane laureato all’Università di Padova, dopo un periodo di studi ad Harvard decise di rifiutare la proposta del prestigioso ateneo statunitense per affiancare – assieme a Vittorio Foa e ad altri giovani intellettuali – Giuseppe Di Vittorio nell’Ufficio studi della Cgil. Svolse tutto il percorso dentro il sindacato fino ad assumerne la direzione generale dal 1988 al 1994. Le sue riflessioni e il suo impegno si sarebbero riversati anche in campo politico, assumendo in più occasioni posti di rilievo fino al suo impegno in Europa. Trentin affiancò sempre una riflessione di alto livello alla sua attività, tradotta in numerose pubblicazioni a sua firma. Tra queste possiamo ricordare La libertà viene prima, Da sfruttati a produttori e L’autunno caldo, il secondo biennio rosso.
La decisione di soffermarci sulla sua figura e sulla ricchezza delle sue osservazioni non nasce però dalla sola volontà di recuperale, quanto dalla necessità di valorizzare l’attualità del suo percorso e le ultime indicazioni della sua vita di militante: dalla scelta di insistere sul tema della formazione continua al tema dell’ambiente, passando per il dialogo con il movimento delle donne, il valore della programmazione e la capacità progettuale, tutt’oggi fondamentale per chiunque si metta in gioco nel panorama pubblico e frutto di un solido ancoraggio valoriale.
Abbiamo invitato a riflettere su Trentin alcuni tra le massime figure che l’hanno affiancato e studiato: Fabrizio Loreto (Università di Torino), Giovanni Mari (Università di Firenze), Francesco Sinopoli (Presidente della Fondazione di Vittorio) e Andrea Ranieri (Senatore), introdotti da Catia Sonetti (Direttrice Istoreco Livorno) e coordinati da Claudio Massimo Seriacopi (Presidente Istoreco) e Federico Creatini (Università di Pisa e Istoreco Livorno). La giornata si dividerà in due parti: al mattino (ore 10.00), dopo i saluti dell’assessore alla Cultura di Livorno Simone Lenzi, seguiranno gli interventi di Catia Sonetti, Fabrizio Loreto e Giovanni Mari. Nel pomeriggio (ore 15.00), dopo la proiezione del docufilm di Franco Giraldi Con la furia di un ragazzo. Un ritratto di Bruno Trentin (2008), parleranno invece Andrea Ranieri e Francesco Sinopoli.