“Alle 22,45 poca gente è in casa – faceva molto caldo – e si stava bene all’aperto, quando, correndo, esce di casa una nostra conoscente che – eccitata – ci dice che la Radio sta trasmettendo una notizia sensazionale. La seguo (noi non possedevamo la radio) e ascoltiamo il famoso comunicato … Intanto, da altre parti del Paese, i compagni conoscono la notizia e vengono a cercarmi… la notizia si diffonde rapidamente da persona a persona. Molta gente è al Cinema e racconteranno poi che i primi a uscire dal locale, furtivamente, sono stati i fascisti avvertiti da amici e familiari corsi a riferire la notizia.
Si discute, si festeggia fino a notte inoltrata, ma già la mattina successiva, il 26, si discute come organizzare una grande manifestazione che si decide di fare il giorno successivo, partendo dalla fabbrica”.